negli articoli precedenti facendo delle mie considerazioni, ho reputato l' affido condiviso non adatto a tutte le coppie.
Vi avevo anche detto che, avrei voluto sognare un po'.......immaginandomi un mondo in cui le separazioni dei genitori fossero rese il più soft possibile e, nel quale, dei bambini che già soffrono per il cambiamento radicale, non debbano anche sorbirsi liti per questioni banali perfettamente evitabili.
Preso atto che, questa tipologia di affidamento è entrata di routine nelle separazioni e che, spesso, è responsabile di ulteriori conflitti, cosa si potrebbe fare?
Io, una proposta l' avrei.
Comprendendo che, un giudice non può studiare tutte le famiglie da vicino e capire se, una coppia è in grado di affrontare questo tipo di affido, perché ciò comporterebbe troppo tempo.......mi chiedo io, dato che esistono consulenti molto esperti, perché non farli entrare di prassi in questo iter per aiutare, ma, soprattutto per capire tramite test o colloqui chi sono i genitori adatti a gestirlo?
Alcune cose, mamme single, si fanno già, ma, che io sappia, si tende a volere "riparare" a situazioni che non funzionano, ma, visto che, si tratta della serenità di un bambino, perché non cercare di capire prima se sono presenti conflitti che ne impediscano l' attuazione, in modo da concederlo a chi veramente ne può beneficiare?
Purtroppo, esistono genitori che, con il fatto dell' affido esclusivo pensano di potere versare meno alimenti e che credono, avendo lo stesso potere decisionale dell' ex coniuge, di potere prendere, quando il bambino è con loro, qualsiasi decisione senza interpellare l' altra parte.....
e ditemi se tutto ciò non aumenta i conflitti......!?
C'era anche chi sosteneva che il passaggio da affido esclusivo a condiviso fosse un modo per "accontentare" i padri che, a gran voce, reclamavano più diritti mettendo in secondo piano il diritto del figlio che urge di stabilità e serenità.
Come detto negli articoli precedenti, ci sono papà davvero meritevoli, forse più di alcune madri, ma non sono tutti così e, dando a priori questo affidamento, si rischia veramente di danneggiare oltremodo situazioni che, forse, con l' esclusivo, con tempo e pazienza, si sarebbero risolte.
Vi faccio un esempio, mamme single:
se una coppia si separa per una incompatibilità caratteriale ed ha il figlio in regime di affido condiviso, a meno che non siano entrambe persone ragionevoli (e, purtroppo, non sempre rappresentano la maggioranza) si può facilmente prospettare che, i conflitti su come educare il figlio saranno all' ordine del giorno......fino alla maggiore età e oltre, con il risultato che, il bambino/ragazzo in questione si sentirà come una banderuola al vento non sapendo da che parte stare ed a chi dare retta.
Mentre, paradossalmente, con l' affido esclusivo, dopo i primi ed inevitabili conflitti (parlando sempre di due persone nella norma) con tanto tempo e pazienza, questi finirebbero con l' appianarsi, semplicemente, perché avremmo escluso la conflittualità sulle decisioni davvero importanti che, purtroppo, è abbastanza ricorrente nel primo caso.
Dicendo questo mi baso esclusivamente sulle esperienze che ho avuto modo di sentire nel corso di questi anni e credo veramente che, mantenere un rapporto continuativo e sereno sia nell' interesse di tutti e ben venga un affidamento condiviso, però, per il bene dei nostri bambini, dovrebbe essere un privilegio per quelle coppie che hanno dimostrato di capire che l' amore può cessare, ma che genitori si resta per tutta la vita......mettendo ENTRAMBI sempre in primo piano la serenità del loro bambino.
Un abbraccio Ariel
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